Qualunque tipo di rapporto ti legasse a Pablo -genitore, sorella, amico,
compagno di scuola, musicista…- alla fine ti ritrovavi a vivere “nella
sua ombra”: lui era il più bello, il più bravo, il più geniale…Tu eri
l’amico di…, il papà di…
Era un leader carismatico, intelligente, brillante, un divo. E sapeva
approfittarne, scroccone come pochi (di paine, di birre…).
Sapeva di piacere, adorava essere idolo; ma chi gli era più vicino ha
conosciuto anche le sue fragilità, era unico anche in quelle. Passava
da periodi super positivi a periodi di crollo totale. Ma non voglio
ricordare la parte dolorosa: voglio ricordare il poeta, il musicista, il
leader dei BDA.
Quando saliva dalla sua stanza per farmi ascoltare una nuova
canzone, io lo prendevo in giro dicendogli che erano sempre
gli stessi accordi: “Cazzo sei bravo! Con tre accordi componi 5
Canzoni!!”. Lui mi insultava, poi rideva e finito di cantare mi chiedeva cosa
pensassi del nuovo brano.
In questi anni ho vissuto “In mezzo all’immenso che c’è e c’è
l’immenso deserto di te”, ora invece mi sono auto dedicata questi
tuoi versi: “Lei tiene gli anni in cui ero là…”.
Quindi sto raccogliendo e pubblicando più materiale che posso, che voglio, che sento di dover
condividere…le tue poesie, i tuoi disegni, la tua musica.
Manchi, manchi tanto, ma finalmente c’è uno spazio dedicato ai tuoi lavori.
Come dicevi sempre tu…”Vietata la duplicazione, ma consigliata la
divulgazione”.
Alice…la sorella di….