LA CITTA’ ( Milano 1994)
LEI È BRUTTA (E NON CI SONO PAROLE CARINE PER DIRLO) LEI È BRUTTA E SA DI ESSERLO LEI NON
LEI È BRUTTA (E NON CI SONO PAROLE CARINE PER DIRLO) LEI È BRUTTA E SA DI ESSERLO LEI NON
HO CERCATO CON TUTTE LE MIE FORZE DI ESSERE ME STESSO MA SONO DIVENTATO UN’ALTRA PERSONA SONO COSÌ LONTANO
8 secondi per pensare 8 secondi della mia vita 8 secondi per potersi organizzare non si fa molto in 8
SEGRETI TRA ME, TE E LE STELLE BUGIE DETTE A BASSA VOCE TU COSA SAI SO CHE NON HO MENTITO
AGITAZIONE NELLE 4 MURA NON SO SE VORREI USCIRE PAROLE AMMUFFITE VOLANO IRREGOLARI SI INFRANGONO CONTRO LE 4 MURA IL
IL VUOTO UN SALTO UNA CODA DI LUCERTOLA MOZZATA UN VUOTO IL SALTO LACRIME SULLA MIA PELLE IL CALDO E
SEMBRAVA FINTO TI GURO FINTO SERPENTE PLASTIFICATO INVECE NO SEMBRAVA MORTO TI GIURO MORTO IN MEZZO ALLA STRADA INVECE NO
LE PIACE STARE A GUARDARE E STARE AD ASCOLTARE IL RUMORE DELLE STELLE LE PIACE………. E SCRIVERE POESIE CHE NESSUNO
FERMATI AD ASCOLTARE. NEL RUMORE CHE CI CIRCONDA C’È UNA LATENTE MELODIA FERMATI AD ASCOLTARE LATENTI MELODIE. RALLENTA PER VEDERE
IL TESSUTO SI APRE SI STRAPPA GRIDA NON FACCIO IN TEMPO A VEDERE IL DOLORE MI INVADE DOLCEMENTE E IL