POEMA #1264

Aspetto solo che tu

smetta di parlare

aspetto intontito

svuotato

lontano c’è

qualcosa di strano

un essere spaziale

ammiccante

tra lastre di piombo

ammuffito

lontano risuonano

incoerenti

chitarre urlanti

il suono della macchina di carne

che si consuma

piano piano

e si spegne

sotto una pioggia

insistente

e fitta

 

gennaio mi prende per il culo

febbraio mi prende a calci in culo

marzo mi strangola

con tentacoli puzzolenti

in aprile muoio

cercando di far saltare tutto

tutto va bene

tutto va male

tutto va

fatto saltare