MI SENTO IL RE DEL MONDO
seduto in quel caffè
io non pensavo a te
fantasticavo tra me
di musiche divine
rivelazioni improvvise
e successive depressioni
così distratto
da un panino al prosciutto
e acciughe
per cementare il ricordo
cosa conta nella mia vita
se quando ti guardo in faccia
vedo la luce folle
e insensata
lo sguardo di un bambino pazzo
Dio esiste
ma è occupato
ha da fare
deve riprodurre fotocopie
deve creare aragoste
fare accoppiare i pesci
vorrei vedervi voi
ma non mi devo distrarre
devo fare qualcosa
dividere le acque
o moltiplicarle
non ricordo più
ho due lire in tasca
e mi sento il re del mondo
meglio sputtanarli subito
il solito giacobino
cazzo figa merda
non in ordine di importanza.
un tuffo dove l’acqua è più blu
niente di più