senza titolo

IL VENTO DELLA PIANURA MI FACEVA RABBRIVIDIRE

RACCHIUSO SU ME STESSO

COME UN RAGNO RIPIEGATE LE ZAMPE

E IL MIO CRANIO È UNO SCRIGNO

FINALMENTE QUALCUNO CHE VUOLE ASCOLTARE

MA NON CAPISCO I TUOI GESTI

PROPRIO NON LI CAPISCO

 

ANCORA ANCORA FLUIDO DELLE TUE MANI

PIETOSE MISERICORDIOSE

NEL GIOCO FAI TU DIO ED IO LA CREATURA TUA

POI MANDIAMO TUTTO A PUTTANE E RIDIAMO

LA RAGAZZA PUNK DICE :”NON ME NE FOTTE UN CAZZO”

E IO PENSO CHE È GIUSTO SIA COSÌ

E POI SVANIRE SVEGLIARSI DI NUOVO

 

SVEGLIARSI NUOVI

AGGRAPPATI AI SOGNI

LE DITA CHE SANGUINANO

DONDOLARSI SPASMODICI

CERCARE COI PIEDI

CHE SCALCIANO IL VUOTO.