TU
SEI IL NIENTE CHE MI INVADE L’ORECCHIO RONZIO SORDO ASSORDANTE CHISSÀ SE STAI PENSANDO
SEI IL NIENTE CHE MI INVADE L’ORECCHIO RONZIO SORDO ASSORDANTE CHISSÀ SE STAI PENSANDO
TI CERCO NELL’ARIA NELL’ACQUA CHE BEVO E VOLEVO PARLARE GLORIFICARE QUELL’ATTIMO IMMORTALE E ANCORA PERVERSI NELLA GRANDEZZA DEI MINUTI INFINITI
IL VENTO DELLA PIANURA MI FACEVA RABBRIVIDIRE RACCHIUSO SU ME STESSO COME UN RAGNO RIPIEGATE LE ZAMPE E IL MIO
VISIONE ALLUCINAZIONE SEI DAVVERO TU NON PENSAVO FOSSE COSÌ TUTTO SI ACCUMULA NEL MIO STOMACO È LA RABBIA SECCA
I MIEI PENSIERI UN PO’ PIGRAMENTE SI POSANO E SCIVOLANO LIEVI SUL LAGO PORTATI IN VOLO DA SCIAMI DI ZANZARE
TUTTI IN GIRO A CERCARE L’AMORE O UN SUO SURROGATO QUALCOSA CHE GLI SOMIGLI E CHI SI SOMIGLIA SI PIGLIA
DIO STA ARRIVANDO DI NUOVO SPINGE CALPESTA STRITOLA NON LASCIA NIENTE UN VUOTO DENTRO E FUORI UNO SBALZO DI PRESSIONE
È INUTILE CHE TU MI TIRI LA MAGLIETTA MENTRE CAMMINO ATTRAVERSO LE MACERIE GUARDA QUEL FIORE INCASTONATO NELLA RETE DI
Nettare dolce delle ore che scivolano liquide un fluido come miele non so se sto bene o se sto male
E allora odiami con l’odio freddo e sottile come cubetti di ghiaccio odiami con l’odio gentile fatto di parole buttate